Conto Termico 3.0: più incentivi per efficienza energetica e rinnovabili negli edifici – Approvato il nuovo decreto

Via libera alla nuova versione del Conto Termico: accesso semplificato, platea estesa e maggiori risorse per la transizione energetica di edifici pubblici e privati.

Ieri, a Roma, è stato fatto un passo in avanti decisivo nella lotta alla crisi climatica e per la promozione di un futuro energetico più sostenibile: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ufficialmente adottato il decreto che introduce il Conto Termico 3.0, aggiornando e potenziando il sistema nazionale di incentivi dedicato agli interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Dopo l’approvazione in Conferenza Unificata, il provvedimento è pronto ad entrare in vigore, accompagnato da una serie di novità che renderanno lo strumento più efficace, accessibile e adatto alle sfide energetiche e ambientali attuali.

Un meccanismo strategico per la decarbonizzazione

Il Ministro Gilberto Pichetto ha commentato con soddisfazione l’approvazione del nuovo decreto:

“È un provvedimento molto atteso, soprattutto dagli enti locali, e per il quale il MASE ha lavorato con grande solerzia. Con le novità introdotte puntiamo a migliorare l’efficienza degli impianti termici negli edifici: una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e contenere i costi dell’energia.”

Il Conto Termico si conferma quindi come uno strumento strategico per la transizione ecologica, in grado di sostenere interventi concreti e diffusi su tutto il territorio nazionale, con impatti significativi in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni climalteranti.

Cosa cambia con il Conto Termico 3.0: le principali novità

Il nuovo decreto rappresenta un’evoluzione sostanziale rispetto alle versioni precedenti del Conto Termico. Di seguito, le principali novità introdotte:

1. Incremento della spesa disponibile

Il decreto fissa il nuovo tetto massimo di spesa annua a 900 milioni di euro, così ripartiti:

  • 400 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni
  • 500 milioni riservati a soggetti privati, inclusi cittadini, imprese, condomini e altri enti

L’aumento delle risorse risponde all’esigenza di ampliare l’impatto del meccanismo, incentivando un maggior numero di interventi in ambito edilizio.

2. Semplificazione dell’accesso agli incentivi

Uno degli obiettivi dichiarati del Conto Termico 3.0 è la semplificazione burocratica:

  • Le procedure di accesso saranno più snelle
  • Il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sarà aggiornato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, per rendere più agevole la presentazione delle richieste

Questa semplificazione intende ridurre i tempi di attesa, migliorare la user experience e incentivare una maggiore partecipazione da parte di soggetti pubblici e privati.

3. Estensione della platea dei beneficiari

Una delle novità più significative riguarda l’ampliamento dei soggetti che possono beneficiare del meccanismo:

  • Gli enti del Terzo Settore vengono equiparati alle pubbliche amministrazioni, con accesso a condizioni agevolate
  • Si estende anche il perimetro degli edifici interessati: oltre a quelli residenziali pubblici, ora anche gli edifici non residenziali privati possono rientrare nel campo di applicazione del Conto Termico

Questo allargamento è fondamentale per raggiungere capillarmente ogni ambito dell’edilizia italiana, dal pubblico al privato, dal sociale al produttivo.

Tipologie di intervento agevolabili

Il Conto Termico 3.0 aggiorna e amplia l’elenco degli interventi incentivabili, adeguandosi all’evoluzione tecnologica e dei costi di mercato. Oltre a quelli già previsti, sono ora ammessi:

  • Impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo, se installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche
  • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, anche in ottica di promozione della mobilità sostenibile
  • Sistemi avanzati di gestione dell’energia e domotica, per un uso più intelligente ed efficiente delle risorse

Restano incentivabili anche gli interventi più consolidati, come:

  • Coibentazioni e isolamento termico
  • Installazione di pompe di calore ad alta efficienza
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione obsoleti
  • Installazione di collettori solari termici

Percentuali di incentivo: fino al 100% in alcuni casi

Il nuovo decreto prevede una copertura media del 65% delle spese ammissibili, con la possibilità di raggiungere il 100% per casi specifici, come:

  • Edifici pubblici situati in comuni con meno di 15.000 abitanti
  • Scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, incluse quelle residenziali o di cura

Questo livello di copertura rappresenta un incentivo fortissimo per la riqualificazione degli edifici strategici, specie nelle aree interne e meno servite del Paese.

Incentivi anche per Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Il Conto Termico 3.0 segna una svolta anche nel riconoscimento del ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle configurazioni di autoconsumo collettivo, che potranno ora accedere agli incentivi per interventi condivisi.

Si tratta di un passo cruciale per promuovere modelli energetici locali, partecipati e sostenibili, che valorizzino il territorio e rafforzino la resilienza delle comunità.

Un’opportunità concreta per cittadini, enti e imprese

Con il Conto Termico 3.0, lo Stato mette a disposizione un ventaglio di incentivi economici importante, non solo per stimolare la transizione ecologica, ma anche per:

  • Ridurre i consumi energetici e i costi in bolletta
  • Valorizzare gli edifici pubblici e privati attraverso interventi di riqualificazione
  • Supportare l’innovazione tecnologica e l’adozione di fonti rinnovabili

Gli enti locali, in particolare, possono sfruttare questa misura per aggiornare il proprio patrimonio edilizio, migliorare il comfort ambientale e dare un segnale chiaro di impegno per la sostenibilità.

Prossimi passi: aggiornamento del portale GSE

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sarà chiamato ad aggiornare il proprio portale informatico entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Il portale sarà il punto di accesso centrale per la presentazione delle richieste e la gestione delle pratiche, sia per i soggetti pubblici che privati.

Il Conto Termico 3.0 rappresenta un salto di qualità rispetto al passato, sia in termini operativi che di impatto. Le semplificazioni introdotte, l’estensione della platea dei beneficiari, l’aggiornamento dei massimali e l’introduzione di nuove tecnologie incentivabili lo rendono uno strumento moderno e al passo con le sfide ambientali del presente.

In un momento storico in cui la crisi climatica impone azioni rapide e concrete, questo provvedimento può diventare uno dei pilastri della strategia energetica nazionale per il raggiungimento degli obiettivi europei di neutralità climatica e sicurezza energetica.

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