Il Conto Termico 3.0, introdotto nel 2025, rappresenta una delle principali opportunità per chi vuole migliorare l’efficienza energetica degli edifici e investire nelle energie rinnovabili. Questo incentivo statale, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), si affianca all’Ecobonus ma con caratteristiche proprie: non si tratta di una detrazione fiscale, bensì di un contributo a fondo perduto, accessibile a una platea sempre più ampia di beneficiari.
In questa guida completa analizzeremo le novità del Conto Termico 3.0, i soggetti ammessi, gli interventi incentivabili, le percentuali di contributo e le modalità di accesso.
Che cos’è il Conto Termico
Il Conto Termico è un meccanismo di incentivazione che sostiene due tipologie di interventi:
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Interventi di tipo 1: incremento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti (riservati alle Pubbliche Amministrazioni).
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Interventi di tipo 2: produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza (aperti anche a privati e imprese).
A differenza di altri bonus edilizi, il Conto Termico:
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non ha scadenze prefissate;
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non prevede detrazioni fiscali, ma contributi diretti in conto capitale;
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è sempre valutabile per progetti di efficientamento su abitazioni, edifici produttivi e strutture pubbliche.
Le novità del Conto Termico 3.0
Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 4 agosto 2025 ha dato ufficialmente il via al Conto Termico 3.0, dopo l’approvazione delle Regioni in Conferenza Unificata.
Le principali novità rispetto al Conto Termico 2.0 riguardano:
Ampliamento dei beneficiari
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Inclusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle configurazioni di autoconsumo collettivo.
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Equiparazione degli enti del Terzo Settore alle Pubbliche Amministrazioni.
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Estensione agli edifici non residenziali privati per gli interventi di efficienza energetica.
Nuovi interventi incentivabili
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Installazione di impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se abbinati alla sostituzione di impianti termici con pompe di calore.
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Incentivi per sistemi di riscaldamento bivalenti e pompe di calore add-on.
Maggiori agevolazioni economiche
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Contributo fino al 100% delle spese per interventi su edifici pubblici di piccoli comuni (fino a 15.000 abitanti), scuole e strutture sanitarie.
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Ammessa la demolizione e ricostruzione NZEB con ampliamento volumetrico fino al 25%.
Ampliamento delle spese ammissibili
Oltre a fornitura e posa in opera, rientrano tra i costi coperti:
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progettazione e diagnosi energetiche;
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Attestati di Prestazione Energetica (APE);
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sistemi di accumulo;
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infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.
Chi può accedere al Conto Termico 3.0
Pubbliche Amministrazioni
Le PA possono richiedere gli incentivi per:
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isolamento termico;
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sostituzione infissi e impianti di climatizzazione;
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trasformazione in edifici NZEB;
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building automation;
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illuminazione efficiente.
Privati, imprese e condomini
Dal 2025, l’accesso è stato esteso anche a privati e imprese per:
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edifici residenziali (gruppo catastale A, esclusi A/8, A/9 e A/10);
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edifici del settore terziario (categorie catastali A/10, B, C – esclusi C/6 e C/7 –, D – escluso D/9 –, E – esclusi E/2, E/4, E/6).
Interventi incentivabili per privati
Gli interventi di Tipo 2 coprono diverse soluzioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza:
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Pompe di calore elettriche o a gas (anche geotermiche).
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Generatori a biomassa (stufe, caldaie, termocamini).
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Collettori solari termici anche con solar cooling.
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Scaldacqua a pompa di calore.
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Sistemi ibridi (caldaia a condensazione + pompa di calore).
Percentuali di incentivo Conto Termico
Il contributo varia a seconda della tipologia di intervento:
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Fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi e solare termico.
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Fino al 55% per isolamento termico + sostituzione infissi abbinati ad altri impianti.
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Fino al 50% per isolamento termico in zone climatiche E e F.
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Fino al 40% per interventi base (coibentazioni, infissi, caldaie a condensazione, schermature solari).
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100% delle spese per PA di piccoli comuni, scuole e strutture sanitarie.
Come si calcola l’incentivo
Il calcolo avviene sulla base delle modalità previste dal D.M. 16/02/2016 (Conto Termico 2.0), aggiornate con il nuovo decreto.
Gli incentivi vengono erogati:
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in rate annuali costanti (2-5 anni);
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oppure in unica soluzione, se l’importo non supera i 5.000 euro.
Per facilitare i professionisti, esistono software dedicati come Praticus-CT 2.0, utile per il calcolo degli incentivi e la gestione delle pratiche.
Come richiedere il Conto Termico 3.0
La domanda deve essere presentata al GSE tramite Portaltermico entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori.
Le modalità sono due:
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Accesso diretto: dopo i lavori, con istanza di concessione incentivi.
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Prenotazione: solo per le PA e le ESCo, tramite diagnosi energetica o contratto di prestazione energetica.
Il GSE ha semplificato le procedure: dal 2024 l’accettazione delle clausole contrattuali avviene già in fase di domanda, velocizzando l’attivazione del contratto.
Catalogo apparecchi domestici e iter semplificato
Per interventi su impianti di piccola taglia (generatori fino a 35 kW, sistemi solari fino a 50 m²), è previsto un iter semplificato grazie al Catalogo degli apparecchi domestici.
Questo strumento consente di accedere agli incentivi senza inviare tutta la documentazione tecnica, poiché la conformità degli apparecchi è già stata verificata dal GSE.
Strumenti utili: le mappe GSE del Conto Termico
Il GSE mette a disposizione le Mappe del Conto Termico, guide interattive profilate per tipo di utente (PA, imprese, privati).
Sono strumenti pratici che aiutano a orientarsi tra normativa, portali e procedure, fornendo supporto anche per superare criticità comuni.
Contatore Conto Termico 2025
Il Contatore del Conto Termico monitora gli impegni di spesa:
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al 1° agosto 2024 risultavano 438 milioni di euro,
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di cui 180 milioni per privati,
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258 milioni per la PA (86 milioni tramite prenotazione).
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I limiti previsti dalla normativa sono di 500 milioni per i privati e 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni.
Contenziosi e rigetti: attenzione alla documentazione
Un aspetto da non sottovalutare è la corretta presentazione della documentazione.
Il TAR Lazio (sentenza 23797/2024) ha confermato che il GSE può rigettare richieste per mancanza di prove fotografiche adeguate, soprattutto nei casi di trasformazione in NZEB.
È quindi fondamentale predisporre:
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dossier fotografici completi (ante operam, durante i lavori e post operam);
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relazioni tecniche e computi metrici aggiornati;
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attestazioni conformi alle Regole Applicative.
Il Conto Termico 3.0 nel 2025 diventa uno strumento ancora più versatile ed efficace per favorire la transizione energetica. Con l’ampliamento dei beneficiari, l’introduzione di nuovi interventi agevolabili e procedure semplificate, rappresenta un’opportunità concreta per privati, imprese e Pubbliche Amministrazioni.
Scegliere il Conto Termico significa investire in soluzioni innovative di risparmio energetico e riduzione delle emissioni, con contributi diretti che coprono fino al 100% delle spese in alcuni casi.